Molte parole italiane derivano dal latino o dal greco; anche in Giappone si verifica qualcosa di simile.Vediamo meglio: circa venticinque secoli fa in India nasceva il Buddhismo che, dopo circa cinque secoli, arrivava in Cina. Dato che la lingua cinese e quella indiana erano assai differenti tra loro, i Cinesi tradussero la filosofia buddhista nella loro lingua, utilizzando gli ideogrammi.Dopo altri cinque secoli, quindi circa 1500 anni fa, il Buddhismo approdava in Giappone. In quel periodo il Giappone non aveva una propria scrittura, quindi insieme al Buddhismo importò anche gli ideogrammi cinesi. In Cina esisteva già un termine per indicare le creature mostruose: Kaiju; il giapponese utilizzò gli stessi ideogrammi, pronunciandoli diversamente.Ma in Giappone per il Kaiju non esisteva un’iconografia specifica, come ad esempio esisteva per i draghi in Europa; bisognerà aspettare fino al 1954, quando uscirà il primo film di Godzilla, affinché il Kaiju prenda una sua forma e venga definito. Un anno prima, negli Stati Uniti usciva il film TheBeast from 20,000 Fathoms (titolo italiano Il risveglio del dinosauro). In Giappone il titolo sarà reso con: Genshi Kaiju arawaru, dove Genshi = atomico, Kaiju = strana bestia; arawaru = appare.E’ da notare come nel titolo originale americano si usi il termine “bestia”, che identifica qualcosa che si può trovare in natura, così come si trova in natura (ancorché estinto) il “dinosauro” del titolo italiano; invece nel titolo giapponese si utilizza il termine “Kaiju”, che indica qualcosa di strano, alieno, che non fa parte della natura.Sulla falsariga del film americano, Godzilla verrà definito nella prima locandina giapponese come “Suibaku Daikaiju Eiga”, letteralmente: atomico grande Kaiju film, ovvero “il film del grande Kaiju atomico”.